Il
nuovo sistema operativo Microsoft è disponibile in vendita
a partire dal 15 Settembre. I prezzi si aggirano intorno
alle 130mila lire per la versione upgrade da Windows
98, fino alle 440mila della versione completa.
Vale la pena
procedere all' aggiornamento del proprio sistema?
di Casper.
È trascorso appena qualche mese
da quando, incrociando le dita, ho messo alla prova la versione beta di WinMe.
La recensione è ancora disponibile,
ma rispetto a quanto scritto in quell’occasione
ci sono non poche sorprese, alcune delle quali indubbiamente
positive e altre meno entusiasmanti.
La
casa di Redmond sta promuovendo Millennium Edition in
modo piuttosto enfatico, sottolineando quelle che dovrebbero
essere le eccezionali caratteristiche della versione
definitiva appena rilasciata: funzionalità multimediali
avanzate, una sofisticata integrazione con il Web e
semplicità d’uso senza precedenti.
Nella preview
di qualche tempo fa, io stesso lasciavo intendere che
WinMe sembrava avere i numeri per diventare il leader
incontrastato dei sistemi operativi nella fascia consumer.
Si potrebbe osservare che Microsoft sarebbe comunque
leader nel settore anche se si fosse limitata a minimi
aggiornamenti di Windows 95, considerata la presenza
trascurabile di OS alternativi sul mercato.
I
piccoli problemi riscontrati nella versione beta sono stati risolti. Guida in
linea e funzionalità di ricerca
interna, in particolare, segnalavano difetti di secondaria
importanza, ma piuttosto fastidiosi.
I nuovi test sulla
versione definitiva hanno confermato la semplicità di
installazione e il pieno supporto per un’ampia
gamma di periferiche: WinMe dispone di driver aggiornatissimi,
al punto che sul mio sistema ho registrato un interessante
aumento delle prestazioni nel trasferimento dati su
HD, grazie ai nuovi driver del controller IDE, quantificabile
intorno al 15% rispetto a Windows 98 e Windows 2000.
Come
forse ricorderete, si è discusso molto sull’utilità
della nuova funzione System Restore, in grado di “fotografare”
le condizioni del sistema e di ripristinarle in caso
di problemi. Nel video promozionale, Microsoft visualizza
ironicamente questa possibilità con un simpatico bambino
che devasta il PC dei genitori armato di un temibile
martello di plastica.(wintricks.com copyright) Una volta
fatto il danno, il pupo taglia la corda, ma la dolce
mammina non se la prende affatto: calma e sorridente,
con un paio di clic lancia System Restore et voilà,
tutto ritorna a funzionare come se nulla fosse successo.
Se
nel mondo dei sogni Microsoft tutto è semplice, veloce
e plug&play, nella realtà può invece accadere che
qualcosa si inceppi. Messo alla prova, System Restore
ha funzionato in modo soddisfacente, anche se devo confessare
che non mi convince ancora del tutto.
Decine
di innovazioni visibili semplificano il lavoro, rendendolo
più piacevole. Spesso si tratta di dettagli minimi,
magari proprio quelli che l’utente medio si aspettava
da tempo. L’estetica è curatissima fin nei minimi
particolari: WinMe è un sistema operativo estremamente
amichevole, molto gradevole da vedere, organizzato in
modo da essere accessibile a utenti di qualsiasi livello.
Una delle sorprese più apprezzabili è rappresentata
dalla nuova guida in linea, una vera e propria enciclopedia
interattiva, niente a che vedere con i gelidi strumenti
di supporto di Windows 95 e 98.
Il browser integrato è il nuovo Internet Explorer 5.5, che a dire il vero
non brilla certo per le innovazioni introdotte rispetto
al predecessore. Insieme a Explorer vengono installati
il classico client di posta elettronica Outlook Express,
una versione leggermente superata del software di messaggistica
MSN Messenger e la piccola suite di comunicazione NetMeeting.
È possibile condividere la connessione a Internet fra
più PC.
Nuova
anche tutta una serie di strumenti integrati nel sistema
operativo, a partire dal supporto nativo per i files
compressi con lo standard Zip, che permette di accedere
agli archivi e al relativo contenuto come se si trattasse
di cartelle normali, senza necessità di installare un
software esterno per la decompressione.
Gli appassionati
di video amatoriali troveranno il loro bravo software
di editing video, i fotografi un supporto senza precedenti
per le macchine fotografiche digitali e gli scanner,
con relativo software di base per il trattamento delle
immagini; i teledipendenti la Web Tv e i maniaci del
walkman il famigerato Media Player 7, la cui unica funzione
mancante probabilmente è la capacità di preparare le
uova al tegamino, considerata l’incredibile gamma
di formati multimediali supportati e le funzionalità di encoding digitale
nel nuovo formato compresso WMA.
Bello
e impossibile… cantava qualche anno fa Gianna
Nannini, in tutt’altro contesto. Potremmo prendere
in prestito la sua vena artistica e coniare una definizione
calzante per Windows Millennium Edition: bello e improbabile.
Vediamo insieme cosa mi lascia perplesso… tanto
per cominciare, una installazione personalizzata che
conceda qualcosa alle nuove funzionalità integrate,
ma non a tutto quello che Microsoft vorrebbe propinarci,
occuperà sul vostro hard disk la bellezza di oltre 550
megabyte.
Se non vi affretterete a modificare le impostazioni
predefinite di System Restore, inoltre, il vostro invisibile
angelo custode arriverà a occupare qualcosa come almeno
altri 400 megabyte di spazio, senza contare le copie
di backup del registro di sistema (5 predefinite, una
ogni santo giorno) e il restante contenuto della cartella
Sysbckup. Se avete installato la versione OEM, in una
sottocartella di Windows troverete dulcis in fundo 150
megabyte occupati dai files di installazione originali
del sistema operativo, trasferitosi dal CD ROM direttamente
sull’hard disk.
Quando
vorrete ascoltare un brano musicale, guardare un video o mettere su un CD (inutile
dire che WinMe include anche il software di lettura DVD), avvierete Media Player
7 e cominceranno i dolori. Intendiamoci: splendido programma…
peccato che ingoi quantità fenomenali di memoria e che
l’agilità non sia esattamente il suo forte.
È
possibile fare un discorso simile per quasi tutte le
applicazioni del sistema operativo, a partire da Explorer
5.5. La quantità di memoria richiesta è solo leggermente
superiore rispetto agli standard di Windows 98, ma l’impressione
generale è che il sistema soffra di un generale appesantimento
della struttura.
Non si tratta di un rallentamento sensibile
e misurabile, quanto piuttosto di un ritardo appena
percettibile nella prontezza di risposta del sistema
operativo. Per farla breve: dopo averlo installato,
avrete la vaga sensazione che Windows 98 fosse più veloce.
Il
rincorrersi di voci in rete prima del rilascio della
versione definitiva ha lasciato spazio a molte vere
e proprie idiozie: DOS sarebbe stato eliminato, non
sarebbe più possibile eseguire programmi in modalità
reale, tutti i drivers andrebbero aggiornati perché
incompatibili con WinMe, la nuova struttura del registro
impedirebbe l’installazione di alcuni programmi
pienamente funzionanti in Windows 98.
L’ultima
perla è opera di un giornalista di un noto giornale
italiano, che sul numero unico di Luglio/Agosto 2000
candidamente afferma che WinMe introduce una procedura
di installazione ulteriormente semplificata, in quanto
è possibile scegliere solamente tre configurazioni preimpostate”.
Non è vero niente, e leggere queste preziose informazioni
vi costerebbe le 8k lire della rivista, ma che importa?
L’importante è vincere la gara fra chi le spara
più grosse...

In
definitiva, ecco le alternative per l’utente medio:
conservare il collaudato Windows 98 o passare subito
al suggestivo Windows Millennium?
Chi ha felicemente
traslocato baracca e burattini su Windows 2000, come
il sottoscritto, osserverà la battaglia da lontano e
sarà molto incuriosito dai dati di vendita, appena WinMe
sarà disponibile in un sufficiente numero di localizzazioni.
Nel frattempo, possiamo dormire sonni tranquilli: il
bello deve ancora venire.
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parte di Win ME nel tuo Windows 9X
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