Fin'ora vi ho descritto una situazione idilliaca,
che sembra perfetta per farci dare un calcione nel sedere a mamma Telecom...
ma in effetti non è tutto
rose e fiori e qualche problema, usando il VoIP, effettivamente c'è. Prima
di tutto, i protocolli usati per il VoIP sono tutti relativamente giovani e quindi
soffrono ancora di alcune lacune o mancano di implementazioni specifiche, ma è vero
anche che per loro natura possono già ad oggi fornire un enorme valore
aggiunto: grazie ad alcuni protocolli usati nel VoIP è già oggi
possibile fare videochiamate, oppure creare un vero e proprio centralino con
sistema IVR (tipo i menu vocali dei customer care, per capirci), senza sforzo
e con un investimento minimo.
Il vero cruccio attuale è dato dalla qualità della
comunicazione su rete IP. Diciamolo subito: la qualità di una chiamata
VoIP spesso non risulta cristallina e "pulita" come una controparte
analogica. Ciò dipende dal fatto che per propria natura, il transito dei
pacchetti dati su rete IP (il VoIP impiega il protocollo TCP/IP per inviare gli
ack, ed il protocollo UDP per i cosidetti "media") non garantisce l'arrivo
a destinazione di tutti i dati e sempre nel giusto ordine. Si tratta di una lacuna
innata del protocollo IP. Inoltre ci possono essere dei fenomeni di "latenza
sulla rete" che quindi possono causare un certo ritardo nella comunicazione,
rendendola in casi rari difficoltosa o fastidiosa. C'è da dire che questo
fenomeno è comunque marginale ed è in buona parte compensato dagli
algoritmi di correzione dati usati dai più diffusi sistemi di comunicazione
VoIP.
Quindi non scoraggiarti, non abbiamo mostrato nessun "altarino" nascosto,
il VoIP é e resta una validissima e molto economica alternativa alla
fonia tradizionale. Già tantissime aziende lo usano per abbattere i costi ed
anche molti operatori telefonici: per esempio forse non lo sai, ma se sei un
cliente Fastweb, quando usi il telefono, che è connesso al tuo HAG, anche
se è un normalissimo telefono o un cordless, stai facendo una telefonata
VoIP, stessa cosa se hai una adsl Alice di Telecom Italia con linea telefonica
aggiuntiva !
ASPETTI TECNICI:

VoIP più che un protocollo è una tecnologia, composta dall'uso
di una parte hardware ed una implementazione software. L'hardware non è niente
di più che una serie di server tradizionali, che servono ad ospitare e
gestire la parte software ed a mettere in connessione i vari utenti finali. La
parte software è divisa in una implementazione lato server (ad esempio
i protocolli) ed una lato client, ovvero il software che l'utente finale userà per
telefonare. Vedremo che l'utente può ricorrere anche ad hardware specifici,
grazie ai quali sarà anche possibile riutilizzare il proprio telefono
tradizionale...
Lato server sappiate che il VoIP si divide in due parti: la prima è quella
necessaria a trasportare i dati di connessione (detti ad esempio ACK,
ovvero quei dati che mettono in connessione due client: invito alla connessione,
accettazione o rifiuto da parte dell'interlocutore ed eventuale conferma. Per
tale attività in
genere si usa il comune protocollo RTP (Realtime Transport Protocol) che permette
un collegamento quasi istantaneo tra chiamante e chiamato. Invece per la trasmissione
di ciò che si definisce "media", ovvero i dati relativi alla
voce di chi parla (o delle immagini, se si tratta di una videochiamata), VoIP
supporta una vasta serie di protocolli per trasmettere i dati. I più diffusi
sono SIP ed H323, ma presto sentirete parlare con molta rilevanza anche di H263
e XMPP.
SIP (Session Initiation Protocol) è il più diffuso protocollo usato
dal VoIP ed è implementato nativamente in molti software come il PBX vituale
Asterisk di cui parlerò più avanti. Nelle prime versioni, SIP era
pensato solo per le chiamate "voce", ma è in progressiva implementazione
anche la Features che consente chiamate audio/video. SIP è tuttavia il
protocollo ad oggi più usato grazie alla sua particolare scalabilità,
che supera ad oggi quella di qualunque altro protocollo analogo.
H.323 è uno standard simile al SIP, nato nel 1996, che implementa nativamente
la videochiamata su reti prive di QoS. Ha alcuni vantaggi rispetto a SIP, tuttavia è meno
scalabile e richiede implementazioni hardware più costose nelle reti di
grosse dimensioni. Sappiate come riferimento che gli apparati delle grandi compagnie
telefoniche mobili che permettono le videochiamate, in genere si avvalgono di
piattaforme basate su tale protocollo.
H.263 nasce anch'esso specificamente per la trasmissione di flussi dati audio-visivi
ed è tutt'ora in sviluppo. Ha un bacino di utenza piuttosto ridotto rispetto
ad altri protocolli, ma se ne sentirà in futuro parlare come naturale
evoluzione di H.323.
XMPP è stato studiato da Google ed implementato inizialmente su Google
Talk solo per lo scambio di messaggi. Poi, grazie al modulo Jingle è stato
dotato di funzioni VoIP. Avere come "sponsor" il gigante Google lo
rende uno dei protocolli con maggiore diffusione e gli offre un potenziale sviluppo
a livello globale in tempi piuttosto ristretti, anche se non è tecnicamente
evoluto come SIP.
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