Conclusioni
Praticamente sconosciuti al grande pubblico, gli hacks di Google sono moltissimi. Senza scendere nel dettaglio di quelli che possono essere utilizzati con finalità ambigue, ad esempio per l’individuazione di password utilizzate in servizi
Web privati, alcuni hacks sono davvero interessanti.
Utilizzando l’URL:
http://images.google.com/images?hl=en&q=PAROLACHIAVE&imgtype=face
si possono, per esempio, trovare le foto
che riproducono il solo volto di personaggi famosi.
Usando stringhe come sample/LvAppl/ nella maschera normale di Google, si riescono a
“intercettare” Webcam di sorveglianza che in alcuni casi possono anche essere controllate a distanza
tramite browser.
Se poi volessimo capire cosa Google legge effettivamente e come interpreta
un sito, con la sintassi:
www.google.com/gwt/n?u=http%3A%2F%2Fwww.NOMESITO.it
avremo risolto le nostre perplessità! Insomma, gli hacks sono degli strumenti di ricerca evoluti, per
sfruttare al 200% il motore più amato dagli internauti.
Una guida su come usarli è disponibile a Questo link.
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