Buoni consigli
Sul lettore DivX
Per convertire i filmati da FLV ad AVI possiamo utilizzare Riva FLV Encoder,
scaricabile dal sito www.rivavx.com. Dopo aver installato il programma,
clicchiamo Browse dalla sezione Input e selezioniamo
il file FLV da convertire, clicchiamo Browse nella sezione Output e
selezioniamo la cartella di destinazione del nuovo file; dovremo quindi cambiare
manualmente l’estensione del file in uscita da .flv in .avi. Assicuriamoci che
sia spuntata l’opzione Enable audio e concludiamo infine con Encode.
Dopo pochi minuti avremo il video in formato AVI, pronto per il lettore DivX
da tavolo.

Quando Orbit fallisce…
Orbit non è l’unico strumento in grado di catturare filmati dal Web.
Esiste anche un’estensione per Mozilla Firefox, dal nome Download Helper, scaricabile
dal sito www.downloadhelper.net. Dopo aver installato
il plug-in appare un nuovo pulsante nella barra degli strumenti di Firefox: quando
si colora significa che ha rilevato la presenza di un video. È
possibile quindi cliccare sulla freccia accanto ad esso e selezionare il file
con estensione .flv.
Anche alcuni siti Web permettono di salvare filmati da
YouTube o Google Video, ad esempio www.ripzor.com o http://ripvideo.net.
Ricordiamoci comunque che i video così salvati sono esclusivamente per uso personale
e dopo averli visti dobbiamo cancellarli. Le attuali leggi sul diritto d’autore
non ci permettono di “passare” il video ad amici e parenti, senza aver prima
chiesto espressamente il consenso all’autore.
Il lato oscuro del download
In generale, l’idea alla base dei sistemi di “grabbing” è che un video,
per essere riprodotto nel browser, dev’essere richiesto espressamente al server.
Quindi è possibile intercettare l’indirizzo della richiesta e salvare il filmato
anziché riprodurlo. Per leggere i dati che transitano tra l’utente e il server
Web, vengono impiegati programmi come Proxomitron, www.proxomitron.info,
che mostrano a video tutte le informazioni intercettate durante la navigazione;
quindi è possibile creare un programma che simuli un utente che sta guardando
il video.
Il problema è che alcuni siti, oltre alle informazioni sul video, inviano
anche una sorta di “impronta di riconoscimento” del browser utilizzato. In questi
casi, per riuscire a scaricare il filmato si deve riprodurre quest’impronta al
fine di ingannare il server. Chiaramente, i Webmaster più esperti conoscono questi
trucchetti e cambiano di sovente il modo in cui l’impronta viene calcolata, mettendo
al tappeto i programmi di grabbing più famosi. In particolare, i siti che trasmettono
film completi fanno di tutto per impedire agli utenti il download degli stessi,
anche se sono distribuiti liberamente a milioni di utenti. Gli hacker pensano
che salvare questi filmati sul proprio disco fisso sia l’equivalente di usare
il videoregistratore per registrarli dalla TV; ritengono quindi che non ci sia
nulla di illegale nel realizzare ed utilizzare programmi che permettano di grabbarli.
Ma sbagliano alla grande!
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