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Note su MBR e Tabella delle Partizioni

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(Oreste for WinTricks)

Esistono programmi o utilità che maneggiano il Master Boot Record (MBR) e la tabella delle partizioni, perciò può essere utile (e più sicuro) cercare di capire di che cosa si tratta: è a questo scopo che sono state preparate le brevi note che seguono.

Tutti ormai sappiamo che la straordinaria evoluzione del Personal Computer (PC - termine d'origine IBM) a partire dagli anni '80 è stata favorita soprattutto dall'utilizzo di sistemi operativi denominati DOS (Disk Operating System) che permettevano l'utilizzo e la gestione di unità di memorizzazione di tipo magnetico, dischi con un supporto magnetico, mantenuti in rotazione da un motorino elettrico, ed esplorati sulla superficie da testine con i sensori atti a rilevare le variazioni di magnetizzazione della superficie che si muove sotto di loro.

E' possibile così memorizzare e leggere tutte le informazioni necessarie al funzionamento del PC e dei programmi in esso contenuti.


Oggi l'hard disk (HD) è una delle periferiche più prestigiose del PC - i nomi sono quelli ormai qualificati (IBM, Quantum, Western Digital tanto per citarne solo alcuni. quelli che ho io).

La struttura logica di ogni HD è basata su unità di memorizzazione chiamate settori; ciascun settore di un HD di PC IBM-compatible è 512 bytes.

Tutte le utilità che preparano un HD per la definizione di dischi logici, come per es. l'utilità DOS FDISK, scrivono un settore di dati, chiamato Master Boot Record (MBR) sul primo settore di un HD, cioè quello che ha come indirizzo cilindro 0, testa 0, settore 1.

Abbiamo detto che ogni settore dell'HD contiene 512 bytes, e il MBR non fa eccezione: include nella parte iniziale, nei primi 448 bytes, un codice eseguibile (cioè un piccolo programma), e successivamente una tabella di quattro record, ciascuno da 16 bytes - totale 64 bytes.

Questa tabella contiene i dati relativi alle partizioni create sull'HD, usando per es. FDISK, e cosa più importante definisce la locazione della partizione primaria, quella da cui il PC si può avviare.

Ecco la sequenza di boot o di avvio del PC dopo aver attivato il Power On.


Allora. tre salti successivi:

1.      Quando un computer IBM-compatible si avvia, il primo codice, programma, che viene eseguito è il BIOS, il quale risiede nella ROM del computer posta sulla Main Board. Questo chip di memoria prende poi il nome di Eprom, Flash Eprom, perché è una "erasable programmable read only memory", cioè un chip di memoria riscrivibile con adatti programmi che permettono il famoso upgrade del BIOS.

2.      Dopo le routine di base del BIOS si ha come istruzione quella di puntare al cilindro 0, testa 0, settore 1 del primo HD presente sul computer, quindi al MBR; allora il BIOS legge in memoria il contenuto del MBR e trasferisce il controllo al codice scritto nella prima parte del MBR (i 448 bytes di cui abbiamo parlato prima).

3.      Il codice scritto nel MBR effettua uno scan della tabella delle partizioni, costituita dai 4 record da 16 bytes (come accennato precedentemente), e localizza la prima partizione primaria marcata con la flag di partizione avviabile (bootable - codice 80). Appena il codice dell'MBR trova una partizione così marcata, viene letto in memoria il primo settore di tale partizione ed eseguito il codice presente in questo settore che costituisce alla fine il boot sector, cioè il settore di boot vero e proprio, quello che in definitiva provvede ad avviare il Sistema Operativo presente, quello scritto per intenderci quando si effettua il sys c:.

Quindi concludendo, il processo di avvio di un computer si realizza attraverso questa successione di operazioni, che inizia con il BIOS e termina sul settore di boot specifico per il S.O. che si usa.


Quando in un'operazione di preparazione dell'HD si lancia il programma FDISK, impostando la dimensione della partizione primaria e quella delle partizioni estese, viene creato il settore MBR all'inizio dell'HD e vengono creati i quattro record della tabella delle partizioni.

Sono quattro perché la struttura iniziale del DOS, della codifica dati sulle unità di memorizzazione, prevede un numero massimo di quattro partizioni primarie possibili da impostare, però siccome una sola partizione primaria può essere attiva (avviabile), si comprende che creando 4 partizioni primarie si ottiene alla fine l'utilizzo di una capacità di memorizzazione inferiore a quella dell'HD.

Esiste una particolare struttura di partizione primaria che si chiama partizione estesa, in cui si possono creare unità logiche (dischi) da d: alla z:.


Quindi nell'utilizzo normale, con FDISK, troveremo in pratica solo due record nella tabella delle partizioni, quello relativo alla partizione principale e quello relativo alla partizione estesa: infatti di default il programma FDISK permette di creare una sola partizione primaria e automaticamente tutta la parte di spazio restante sull'HD è da considerarsi come partizione estesa, in cui si possono creare unità logiche, dischi, cui il sistema operativo assegnerà le lettere successive dalla D: alla Z:.

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