CHIARIMENTI FINALI sulla legalità della copia:
Nel tentativo di dare un'interpretazione razionale della legislazione, applicando la cosidetta "diligenza del buon padre di famiglia" e non
certo specifiche conoscenze giuridiche, mi sembra
corretto discernere gli aspetti legati al software da quelli legati ai prodotti
audio visivi (Cd, Dvd, ecc.):
Nel caso dei supporti audio visivi (non
software), la legge sembra sancire che la SINGOLA copia di backup
è consentita, anche in forma analogica (quindi riversando ad esempio un dvd su
una vhs oppure un cd su una musicassetta), qualora per farlo non si aggirino le
protezioni poste dal produttore con lo scopo di difendere il proprio diritto.
Ogni aggiramento dei mezzi di protezione legalmente adottati dal produttore dell'opera
costituisce un illecito sanzionabile amministrativamente. In pratica: Aggirando
i dispositivi anti copia per eseguire una ed una sola copia di backup si
è passibili di multa, per altro quantificata dal legislatore
in €154.
Quindi, ricapitoliamo: Se possiedo una copia
originale di un'opera audiovisiva (non software), posso
effettuare una copia di backup purchè per metterla in pratica non aggiri alcuna
protezione.
Quindi diciamo per esempio, che se riverso un cd audio su una musicassetta non
aggiro le protezioni, mentre se invece converto un DVD in divx, aggisco al di
fuori della legge e sono passibile di multa per 154€. OVVIAMENTE
se NON sono titolare di una copia originale del bene "backuppato", subentrano
altre leggi e normative, che trascendono l'amministrativo, configurandosi in quei
casi un reato penale.
Nel caso invece dei software, la legge sembra diventare
quindi più restrittiva, inquanto oramai non esistono metodi di backup che permettano
la copia di sicurezza senza aggiramento delle protezioni, o se preferite, non
esistono più software che non siano ufficialmente protetti contro la copia.
Quindi non ha importanza quanto sia semplice aggirare tali protezioni,
avendo il proprietario dell'opera il diritto di tutelarsi applicando le protezioni
previste dalla legge, farne una copia diventa illegale anche utilizzando prodotti
reperibili sul mercato, quali ad esempio Clone-Cd e Clone-dvd.
In sostanza, basta la volontà di autotutelarsi del produttore, applicando sistemi
anticopia anche banali, a rendere vietato dalla legge il loro aggiramento. A questo
punto apapre sostanziale che la copia di backup di un software è vietata ove ci sia qualunque forma di protezione che vada aggirata per realizzare un backup
funzionante.
L'augurio personale è che questo quadro della situazione venga ritenuto utile
da tutti coloro che fino ad oggi hanno avuto dei dubbi legislativi in merito a
quanto trattato e che possa quindi servire da monito per tutti, visto che in sostanza,
anche una banale, quanto congura multa sarebbe di sicuro più rischiosa dell'acquisto
dell'opera originale.
Personalmente inoltre ritengo che quando un prodotto dell'ingegno ci piace, sia
esso un album di un cantante o un videogame, è giusto acquistarlo nei negozi piuttosto
che cercare di procurarsene una copia per vie traverse, in quanto tale comportamento
non rende giustizia a tutti quelli che si sono dedicati alla realizzazione dell'opera
e che a causa di questo scorretto comportamento, un domani potrebbero
non risuscire nuovamente a fornirci altre loro idee.
E' ovvio che non parlo delle grandi major mediatiche, quanto
del lavoro delle singole persone che stanno dietro ad ogni programma, videogioco,
cd o dvd, che come tutti noi campano con uno stipendio.
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