by Lionheart
Il
due ottobre 2000 sono entrato per la prima volta in
un università. Il mio primo corso di "Architettura degli
elaboratori" sarebbe iniziato alle 11, nell'aula P1,
e siccome erano le 9 di mattina ero ansioso di fare
un giretto per l'università.
Beh,
se la prima impressione è quella che conta, devo dire
che rimasi favorevolmente colpito nel vedere ragazzi
che conversavano tranquillamente in piedi, su sedia
su panche e su gradini. Mi dava una sensazione di estrema
tranquillità, dopo che avevo passato 5 anni della mia
vita a stare attento alla ronda dei bidelli del mio
vecchio liceo.
Ad
ogni modo, la cosa che ero più curioso di vedere era
(naturalmente) una sala dove vi fosse qualche computer
da poter adoperare.
In
verità mi aspettavo di dover firmare qualcosa, di dover
chiedere un permesso, o quanto meno di domandare se
potessi accedere a qualcuno dei terminali che erano
nel "Centro di Calcolo".
"No!
No!" mi disse un ragazzo intento ad accendersi una sigaretta
davanti al suddetto centro, "Vai tranquillo, sono lì
per questo.". Il suo sorrisetto non mi diceva niente
di buono, inoltre mi domandavo che cosa avrebbero potuto
combinare degli UTENTI FINALI a spasso per l'università e vicino a dei PC.
La
risposta non tardò a venire: assolutamente NIENTE. Non
perchè sui terminali ci fossero password inesplicabili
(affisso al muro vi era scritto LOGIN= studente, PASSWORD=
studente), ma semplicemente perchè su quelle macchine
vi era installato Linux Suse 6.0.
A
questo punto devo ammettere che per me linux era solo
una leggenda, un pò come tante altre cose del mondo
dell'informatica, e non mi sarei aspettato di trovarmelo
di fronte così all'improvviso.
Non
appena accendo la macchina, mi escono una serie di scritte
che non riesco a comprendere (se non in minima parte),
ed infine mi esce una bellissima schermata azzurrina
dove inserire Log. e pass.
Prendo
un bel respiro, sorrido e inserisco quanto dovuto. Ok,
mi escono un paio di iconcine (che sembrano un mix fra
Mac e Win, vedi il CESTINO), e l'inconfondibile icona
del Netscape 2.0.
Clicco
sull'icona del FORZA NAPOLI (qualcuno ci credeva davvero
qualche anno fa) e mi dice che non può collegarsi al
server.
Prendetemi
in giro, ma solo dopo venti minuti ho capito (a culo)
che nel caso in cui vi fosse un modem installato avrei
dovuto utilizzare KPPP (qualcuno mi spiega cosa c'entra
con MODEM? grazie!) che, naturalmente, non parte; mi
decido a chiedere aiuto a qualcuno nella sala, e cosa
scopro? che quei PC non servono per collegarsi in rete,
ma per ESERCITARSI. (Wintricks.com copyright)
"Scusami,
ma esercitarvi a fare cosa?" Lui mi guarda sorride,
e mi chiede se sono una matricola. Non è che mi sia
offeso, ma quando gli ho chiesto quanta RAM c'era su
quei terminali ha smesso di ridere.
Mi
sono diretto quindi (erano le 10:20) nell'aula adibita
al collegamento ad internet, e qui scopro che bisogna
sottoscrivere un ACCOUNT per collegarsi. Mi reco nell'apposito
ufficio e mi spiego all'addetto:
"Mi
scusi, è gratuito?"
"Si."
"Si può fare On-line?"
"Cheee???"
"Ehm niente scherzavo, ecco i miei documenti"
"E il libretto?" "Non c'è l'ho ancora, ma ho la matricola
e le ricevute dei versamenti"
"Ci vuole il libretto" "Ma se non me lo avete dato ancora
è colpa mia?? Dovrebbe arrivare a dicembre"
"Ci vediamo a natale, senza il libretto io non ho prova
che lei si sia iscritto."
"Quindi se io mi falsifico il libretto e non pago i
versamenti è tutto ok?"
"Questa è una truffa." "E' lei che mi prende in giro,
senta ho lavorato per un POP all'età di 15 anni, e sono
sicuro che da qui non ci mette neanche due minuti per
chiedere conferma tramite terminale e crearmi un account."
"Guardi che siamo molto inpegnati qui".
Aveva
la "Gazzetta dello sport" sulla scrivania, il monitor
in stand by e una sigaretta appena accesa fra le labbra.
"Ho
capito, ripasserò domani, avrà già letto il giornale"
Me
ne andai senza sentirlo replicare nulla, forse non mi
aveva sentito...
Dopo
una settimana riesco quindi ad avere il mio account
e ad andare finalmente nel centro di calcolo, il terminale
dove avevo provato la volta scorsa era occupato, così mi siedo a fianco ad
un tizio sui trentasette'anni (credo stia preparando la tesi, oppure aspettava
suo figlio) e muovo il mouse risvegliando linux.
ORRORE, è UniX!!!
In
BIANCO E NERO per giunta!!
"Ma
che macchine sono queste mi scusi?"
"486 se non erro."
"Ehm e il tecnicolor?"
"IL CHE???" "Ehm volevo dire. Perchè sono in bianco
e nero i monitor?"
"Hanno 15 anni..."
Credo
che quel tizio fosse lì anche lui da quindici anni,
infatti sembrava rassegnato senza speranza. Comunque
c'è una finestrella del tipo DOS, e digito NETSCAPE.
Command Bash... ecc.ecc.
Ok,
mi dico, va tutto bene, e ora che faccio? Dopo un giro
interminabile di spiegazioni nel centro di calcolo riesco
ad avviare netscape.
Unix
mi da 9 errori in sequenza (Windows, sigh, Dove sei?)
e poi parte, mi va automaticamente sul sito della suse,
www.suse.com e riesco a dirottarlo (CHE FATICA, il mouse è un pò sporco)
su www.altavista.it.
IL
DOWNLOAD
Ho
100 mb di spazio su una partizione creata appositamente
per me (che gentili, ma non sanno che ci sono le cartelle??)
ma la posso riempire fino ad un GB, però la devo svuotare
entro una settimana. Non noto subito questo particolare
e inizio a scaricare un pò di tutto con il Save As..
di netscape 4.7 (si sono sprecati eh?).
Stavo
per saltare dalla sedia quando ho visto che scaricava
a 14kb/s, ma quando ha superato i 120kb/s stavo per
avere un orgasmo.
Dopo
aver scaricato (col sorriso sulle labbra) circa 400
mb di roba ho cercato un floppy intorno al terminale,
non c'era, un cd, neanche, un drive zip, nada, un masterizzatore
(stavo delirando lo so) NIENTE. Dopo aver superato il
dubbio orrendo che il mio spazio lo dovessi liberare
spostando tutto sul cestino, ho realizzato che bisognava
copiare il tutto su floppy tramite un'ALTRO TERMINALE
DOS, che serve SOLAMENTE a scaricare e non a navigare.
Tralascio
ogni patetico tentativo di parlare con il responsabile
del centro di calcolo per poter installare un HD estraibile,
ma mi è stato risposto che non era possibile per "MOTIVI
DI SICUREZZA".
ANSI
C e le Librerie del Robert's
Quando
il professore di laboratorio iniziò a spiegare Hello
World, credevo, anzi speravo che stesse scherzando,
ed invece era tutto vero. Due ore per spiegare questo:
/* Hello World */
#include<stdio.h>
main()
{
printf("Hello
World.\n");
}
"Mi
scusi professore, ma a che serve il file stdio.h ?"
"E' un file incluso"
"Ehm è una libreria? (ho detto una cazzata lo so)"
"No."
"Mi ri-scusi, a che serve allora?"
"Lo scopriremo il mese prossimo" Normale vero? Devo
ficcare in un programma un istruzione che scoprirò a
cosa serve il mese prossimo, andiamo bene..
Ma
fin qui niente di strano, sono nuovo dell'ambiente tutto
è possibile passiamo alla programmazione vera e propria,
The Art Of Science Of C.
Ci
dicono di utilizzare le librerie del roberts, insomma
una serie di file che, linkati ai programmi li fanno
funzionare, evitando una RINDONDANZA di codice.
Sapete quale è il bello? Il bello è che le Robert's
Library sono delle librerie scolastiche, non servono
a nulla, ed infatti abbiamo abbandonato la GetInteger
la GetReal e compagnia bella per la Scanf, ma io mi
chiedo: COSA CACCHIO LE ABBIAMO USATE A FARE SE POI
NON CI SERVONO A NIENTE?
Spettacolare
il test di Laboratorio Di Informatica.
Sui
terminali?
NOOOOOOO
Orale?
NOOOOOOO
Scritto.
Ora,
se qualcuno di vuoi mi sa scrivere un programma su un
foglio di carta, o peggio ancora mi riesce a trovare
un BUG o un Errore di un programma senza un terminale
mi faccia un fischio e mi spieghi come si fa.
Io
per trovare un errore compilo il programma, e vedo che
dice.
Per
trovare un bug lo mando in esecuzione e lo testo.
Secondo l'Università tutto ciò non è vero (anche se lo hanno
detto loro).
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