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01-09-2009, 20.42.47 | #1 |
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Scaricare musica a tariffa flat
"È giusto far pagare un prezzo equo per le notizie on line - ha detto il figlio del magnate australiano - altrimenti sarà penalizzata la qualità. Il consolidato modello di offrire "free" l'informazione in Rete sarà anche superato ma c'è chi, fra gli analisti di settore, che osserva come il successo del sistema delle notizie a pagamento su Internet si possa concretizzare solo nel caso in cui l'intero mondo del Web faccia "cartello". Senza un accordo definito a tavolino fra i fornitori di contenuti è pressoché scontato, secondo questa visione del fenomeno, che gli utenti continueranno a cercare on line – e soprattutto a trovarle senza problemi – le notizie desiderate. Immaginiamo di dover pagare 10 centesimi di euro una singola notizia su uno dei principali quotidiani italiani on line e tale riflessione ci apparirà probabilmente assai condivisibile. Il fenomeno della musica gratis ha vissuto la sua epopea negli anni 2000 con Napster e il "peer to peer" ma non è certo tramontato e basti pensare alle migliaia di file musicali scaricati illegalmente archiviati sul computer di un teenager per capirne il perché. Oggi i problemi della major sono soprattutto quelli di far quadrare i propri conti in un contesto in cui i consumi di Mp3 crescono ma non abbastanza per coprire i buchi di ricavi legati al crollo delle vendite di Cd. Un po' come succede, facendo forse un azzardato parallelismo, con le notizie e le case editrici: la frenata sostanziale del gettito pubblicitario nella carta stampata è solo minimamente compensata dai maggiori introiti legati all'advertising on line. Quindi c'è un problema di sistema alla base che va risolto e se Murdoch ha rotto gli indugi confermando di voler perseguire la strada del "pay per view", il settore della musica si interroga se sia necessario intraprendere quanto suggerito da una recente ricerca della UK Music, il consorzio che riunisce buona parte dell'industria discografica inglese. E cioè quello di proporre tariffe fisse per scaricare i brani dalla Rete: rendere più economicamente accessibile la musica al pubblico giovanile, offrendo a 10/15 euro mensili la possibilità di scaricare in modo illimitato - per un determinato periodo di tempo - i brani desiderati ovvierebbe al fenomeno alquanto diffuso fra i ragazzi di età compresa fra i 14 e i 24 anni di copiare i Cd degli amici o di scaricare canzoni con i sistemi di file sharing illegali ancora attivi. Se, in altre parole, le canzoni fossero disponibili on line a prezzi e condizioni eque le cose potrebbero cambiare anche sostanzialmente e fenomeni come il "ripping" – la tecnica che permette di convertire spezzoni di video musicali scaricabili da YouTube in veri e propri file musicali – tenderebbero probabilmente a ridursi. Difficile, anzi impossibile, che il file sharing illegale o la violazione consapevole del copyright possa invece scomparire del tutto pur in presenza di un servizio di download a pagamento, come il Come With Music di Nokia, che permetta di scaricare in modo illimitato sul proprio pc o sul proprio cellulare i titoli preferiti pescandoli da un catalogo di milioni di brani. Ma se è vero che l'85% dei teenager si dice disposta a considerare un sistema di questo tipo sarebbe già un grande passo in avanti, soprattutto se coloro dediti al download di musica dalla Rete continuassero a comprare Cd in negozio. Fonte |
01-09-2009, 21.16.45 | #2 | |
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01-09-2009, 21.23.35 | #3 | |
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01-09-2009, 22.38.28 | #4 |
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A me sembra che l'articolo sia impostato in modo tale che la colpa del calo delle vendite sia dovuto solo alla pirateria (...infatti la fonte è il sole24ore :-| )
Lessi tempo fa (adesso farei un pò di fatica a trovare la fonte) che uno studio condotto in USA dimostrò che la pirateria influisce poco, mi pare per l'8% nel calo delle vendite di CD e DVD Quindi ci sarebbe da chiedere: e l'atro 92%??? Azzardo alcune ipotesi: -Non è cha la gente si è stancata di comprare CD a 20€ con 2 (due) canzoni decenti?? (quando non risultano essere plagi, ovviamente!!) -Non è che la gente si sia stancata di comprare l'ennesimo "best of the best of the best"??? -Non è che la gente si sia stancata di sentire che la "hit" del momento è un rifacimento (fatto anche molto male) di un brano (fantastico) scritto dagli Eagles negli anni '70. Non so voi, io ascolto spesso la radio, cambio spesso stazione e ho notato che negli ultimi tempi non fanno altro che passare canzoni degli anni precedenti agli anni '90. Mi sembra di essere tornato alle medie, quando ascoltavo la radio dopo aver fatto i compiti!!. E' come se non ci fosse più nulla di nuovo da proporre e quindi si ripesca dal passato, una sorta di "manierismo musicale". Sarà forse un caso ma tra le prime 100 delle 500 canzoni più belle di sempre della rivista "Rolling Stone" ce ne sono solo 2 (se non ho letto male) scritte negli anni '90 e nessuna dal '91 in poi!!! |
01-09-2009, 23.08.36 | #5 |
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@ DooZer
Già, è un po' la stessa cosa che succede con i film. Negli ultimi anni la maggior parte sono remake di vecchi film, oppure dei sequel (nel 99% dei casi ASSURDI). Senza contare tutte le trasposizioni di libri/fumetti in film, o di film in telefilm, o viceversa. Penso che ci sia ben poco ormai da inventare, e bisogna essere davvero bravi nel riuscire a creare qualcosa di nuovo. Quindi da me c'è grande rispetto verso chi, non potendo inventare nulla al momento, si mette un po' da parte, invece di continuare a ripetere le solite cose come fanno in tanti. Un esempio banalissimo: è proprio necessario che i Vanzina creino un un film in estate e uno a natale OGNI ANNO??? Con lo stesso copione degli anni '90 poi
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01-09-2009, 23.27.26 | #6 |
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Criminalizzare solo il P2P non basta a valutare totalmente il fenomeno e neanche la qualita' e quantita' di proposte musicali di cui giustamente se ne esaltano i periodi d'oro a mio avviso irripetibili e purtroppo in continuo calo come ispirazione .... c'e' anche altro che pesa tanto ...... Link Proposta non nuova ma credo molto interessante quella di Murdoc.....
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02-09-2009, 00.12.51 | #7 | |
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E si... d'altra parte è facile prendersela con i più deboli. Penso al povero cristo che si deve sobbarcare un processo penale a causa delle leggi asssurde che hanno fatto, contro le major discografiche e i loro plotoni di esecuzione sottoforma di avvocati... Ci vorrebbe il coraggio di mettere veramente mano al problema e cominciare a discutere seriamente della questione. Non dimentichiamo mai che dietro all'industria mediatica girano milioni di persone e milioni di posti di lavoro. E' vero che quelli che guadagnano molto sono pochi, ma anche l'operario che monta il palco di questo o quel cantante ha caro il suo posto di lavoro.. |
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02-09-2009, 01.07.57 | #8 | ||
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Quindi questi "posti" sono salvi... Quota:
Se il supporto era lavorabile e creava occupazione prima, con l'avvento delle linee veloci e la gestione digitale dei contenuti viene a mancare quel "supporto lavorabile" su cui lucrare, con la conseguenza di una ricerca di un ulteriore supporto su cui lucrare che vorrebbe essere (negli intenti delle multinazionali) la nostra connessione alla rete. E da qui il casino... oramai tutti abbiamo la flat, non possono adesso dirci che da ora in poi si paga a Mbyte di connessione, non hanno più la possibilità di lucrare sul "supporto"... IMHO ovviamente... PS: Che poi la pirateria sia giusta o no è un altro paio di maniche, il problema è che NON SANNO COME ARGINARLA!!!
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03-09-2009, 13.22.06 | #9 | |||
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Se a capo di queste aziende ci sono dei manager idioti che se ne fregano delle innovazioni legate alla Rete ed ai nuovi modelli di business che queste portavano con se, adagiati sugli immensi ricavi legati ai supporti fisici (cassette, video-cassette, CD, DVD ed adesso BluRay) di musica e film, è giusto che queste aziende paghino! Così come l'avvento dell'automobile ha fatto scomparire i costruttori di carrozze, così come l'avvento dei frigoriferi ha fatto scomparire i produttori di ghiaccio secco, l'avvento della musica digitale farà scomparire (o soltanto ridimensionare?) queste aziende. (Y) Quota:
Quota:
Qui l'autore ha preso decisamente una cantonata! Ma quanta gente pensa ci sia che si mette a fare un lavoro simile? Non solo ci si mette molto ma molto meno tempo a scaricare un file audio tramite altri canali, ma addirittura la qualità della musica ottenuta con una simile metodologia sarebbe al di sotto di qualsiasi MP3.
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