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31-08-2009, 10.56.46 | #1 |
Senior Member
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ADUC - Dialetti? Prima italiano e inglese!
Non sappiamo parlare e scrivere l'italiano e non conosciamo l'inglese, perché dovremmo inserire i dialetti nell'istruzione obbligatoria e nell'informazione di Stato?. A dirlo è l'associazione di consumatori che ogni giorno vede recapitare nelle proprie caselle di posta (sia elettronica che fisica) qualche centinaio di lettere con cui vengono chiesti consigli. Piu' della meta' di queste lettere sono piene di strafalcioni di tutti i tipi, anche scritte da persone che indicano di svolgere una professione/mestiere in cui la scrittura dovrebbe essere importante: i piu' diffusi strafalcioni sono legati alle espressioni gergali e dialettali, nonche' alle parole che originano da lingue straniere (essenzialmente inglese) e che vengono riportate nei modi piu' fantasiosi, essenzialmente legate alla fonetica. Fonte |
31-08-2009, 11.06.19 | #2 | |
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31-08-2009, 11.08.44 | #3 |
Newbie
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Come non essere daccordo... arrivano mail e missive scritte in "italiota", senza punteggiature, verbi usati come capita e troncature paurose !
L'inglese ? "Say Whaaat ?!!" come dice la canzone di Fibra... Per carità, che paese... |
31-08-2009, 12.29.53 | #4 |
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Bah, il problema di qualsiasi dialetto é che NON é unico e basta spostarsi di una decina di chilometri perchè assuma caratteristiche leggermente differenti. Volerlo codificare in un unica struttura significherebbe trasformarlo in una lingua e quindi perderebbe la sua specificità. Il problema della lingua italiana é che é veicolata dai giornalisti, persone notoriamente ignoranti sia della lingua italiane che di quella inglese: Cancelled -> cancellato invece di annullato. !
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31-08-2009, 12.43.41 | #5 |
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una volta ero in visita presso gli scavi archeologici di Velia (NA). Lo stesso giorno c'erano in visita delle classi elementari e medie. Gli insegnanti parlavano agli alunni in strettissimo dialetto Napoletano.
Nulla contro il dialetto napoletano ed i napoletani, ma la cosa mi ha fatto veramente rabbrividire... Oltretutto un bambino, allontanatosi dal gruppo, si era fatto male e perdeva sangue. Ho avuto grosse difficoltà a farmi portare dell'alcol perchè nessuno sapeva cosa fosse in quanto la definizione corretta era "spirito" |
31-08-2009, 13.17.40 | #6 | |
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31-08-2009, 13.53.33 | #7 |
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Il fatto che non si possono neache permettere di proporre l'insegnamento dei dialetti, ma chi si credono di essere per proporre la prima cosa che gli passa per la testa solo per interesse personale. Quando alla scuola manca già tanto tra semplice materiale e fondi, all'insegnamento di cose più utili e importanti.
Il dialetto deve essere una cosa extra e libera che ognuno apprende se gli aggrada e che fa parte della cultura popolare e non va preservato imponendolo nelle scuole. Se dovesse sparire un dialetto per scarso utilizzo, beh, era il suo destino. Sarebbe come obbligare ad usare parole cadute in disuso, la lingua si evolve non la puoi programmare. |
31-08-2009, 17.48.40 | #8 | |
Senior Member
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31-08-2009, 21.52.43 | #9 |
Junior Member
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Ma per favore, quando l'ho sentita in tv, mi è preso un coccolone.
Come si può solo pensare ad un'assurdità di tale portata. Oggi bisogna prima di tutto, insegnare correttamente l'italiano in tutta l'Italia e a pari livello l'inglese. Non possiamo continuare ad essere un paese dove l'inglese viene parlato e studiato male. A mio avviso ci vuole una ristrutturazione generale della scuola e dei metodi di educazione. Nel 2010 bisogna puntare di piu alle lingue e approfondire l'informatica, senza tralasciare le altre materie che pure sono importanti. Ma non possiamo pensare che l'educazione si insegni in classi da 24 alunni, è impossibile!!! Il ministro Germini dovrebbe darsi una svegliata. |
01-09-2009, 01.00.09 | #10 |
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L'educazione e compito della famiglia, non della scuola. Il problema é che la famiglia NON è educata: il dott. Spock e il '68 hanno lasciato profondamente il segno. Per quanto riguarda la lingua italiana quarant'anni fa la potevi imparare BENE leggendo il giornale, ora grazie ai giornalisti con la laurea, l'esame presso la corporazione e l'abolizione del "proto" disimpari quel poco che hai appreso a scuola.
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01-09-2009, 01.40.50 | #11 |
Newbie
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ho dovuto LITIGARE con la maestra di mia nipote perchè in un tema le è stato indicato come errore la parola "ASINO"! Secondo la sedicente maestra (sicuramente ex '68ina o super raccomandata) la parola corretta era "CIUCCIO"! E poi dicono di non insegnare il dialetto a scuola! Premetto che mia nipote essendo Italo/Inglese conosce alla perfezione sia l'italiano che l'inglese tanto da poterlo insegnare alla sua professoressa...se non fosse che viene puntualmente ripresa da questa solo perchè in classe si parla l'ITAGLIANO!
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Enjoy the silence! |
01-09-2009, 09.14.03 | #12 |
Junior Member
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Non era il caso di litigare, bastava mettergli davanti l'evidenza dei fatti con un dizionario italiano, dopo di che se non ammetteva le ragioni, la cosa piu logica sarebbe stato fare un esposto al provveditorato degli studi contro l'insegnante e magari una bella lettera scritta a qualche giornale a tiratura territoriale, così la maestra si sarebbe fatta la figura da CIUCCIA come dice lei.
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01-09-2009, 17.34.00 | #13 |
Newbie
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Mi dispiace andare contro corrente rispetto a quanto detto finora nel forum ma ritengo molto interessante l'inserimento del dialetto (cmq come materia facoltativa) nelle scuole....! (e adesso scatenerò l'ira di molti) ....
Mentre al sud il dialetto bene o male è conosciuto da tutti e in molti casi tra "coetanei" prima viene parlato il dialetto e in rari casi l'italiano. Al nord l'effetto è contrario anche perchè la forte immigrazione ha causato la formazioni di gruppi "misti" in cui solo pochi conosco il dialetto del luogo e quindi bene o male sono costretti ad usare l'italiano come lingua universale. Non voglio dire che dobbiamo metterci tutti a parlare dialetto delle varie regioni e mandare a quel paese l'italiano! Studiare e apprendere l'italiano è essenziale ed importantissimo. Ma al nord presto il dialetto non esisterà più !!! Mi rende molto felice sentire un gruppo di giovani napoletani che fra loro hanno una lingua comune che li caratterizza! Mentre IO (25 anni) non posso parlare liberamente il mio dialetto (reggiano) perchè la mia ragazza e molti miei amici (tra i quali emiliani da generazioni) non hanno ricevuto un minima infarinatura...da parte mia posso solo ringraziare mio nonno di non avermi mai detto una sola parola in italiano. In conclusione spero ben presto che le generazioni più giovani della mia possano insegnare a noi "più vecchi" il dialetto. Saluti! |
02-09-2009, 14.15.13 | #14 | |
Senior Member
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Messaggi: 229
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Il dialetto è una cosa che o si apprende tramine famiglia o paesani o per proprio interesse e così deve restare, come leggere un libro, praticare un hobby o altro. Se il dialetto dovesse scomparire per scarso utilizzo vuol dire che non ha più ragione di esistere. Potrà essere conservato nei libri (forse) o ad opera di qualche associazione che ne vuole preservare la memoria, ma mai e dico mai nessuno dovrà permettersi di insinuare che vada insegnato obbligatoriamente. Oltretutto con tutte le altre mancanze della scuola italiana. |
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