credenti o no??

[Ghandalf]

Personalmente credo che se anche dio esistesse, l'uomo dovrebbe cominciare a comprendere che e' assolutamente frutto di un caso, se dio ha creato l'universo non ha necessariamente creato anche l'uomo.
Invece l'errore credo sia quasi sempre lo stesso, dio esiste in fuozione dell'uomo, esiste alla scala spaziale e temporale dell'uomo che se rapportate a quelle dell'universo sono assolutamente ridicola...

Non siamo cosi' splendidi come pensiamo...siamo una forma di vita' molto giovane, destinata ad estinguersi giovane...ma cosa c'e' di perfetto, amore...armonia...siamo fuori luogo tranne dal nostro punto di vista, abbiamo distrutto il nostro habitat e con un'accanita cecita' continuiamo a farlo...il progresso ha un prezzo, esatto, l'estinzione precoce della specie..e nulla rimarra' dlla presuta grandezza umana.
Numericamente siamo irrisori...il nostro pianeta e' insignificante...e continuiamo a glorificarci pensando di essere tanto carini e belli che dio ci debba necessariamente aver dedicato tutte le sue attenzioni...

Originariamente inviato da LionHeart
Ateo, ma cristiamo.
Mi piacciono gli insegnamenti che un tale, noto ai cattolici come il figlio di dio (o Dio?), ha lasciato a tutti noi.
Morto chiedendo perdono per il mondo da qualcosa in cui lui credeva. E quindi io credo nell'uomo chiamato Gesu Di Nazaret, niente di più.

Per me è un post condivisibile, nel senso che capisco benissimo, credo, ciò che vuoi significare.
Ovviamente io credo che "Cristo sia risorto" ,che è il nucleo della fede, ma non crederlo è comprensibilissimo: c'è nel Vangelo l'episodio di Tommaso, episodio emblematico, che mostra come un apostolo che era stato fin dagli inizi con Gesù non abbia creduto alla risurrezione finchè non gli venne data la prova evidente

Originariamente inviato da LoryOne


Un "qualcuno" che c'è sempre stato prima di chiunque altro.
Questo "qualcuno" è Dio.

Una definizione non mitica.

Quando io affermo che non sono credente, intendo che non credo nel Dio di una religione; forse, in primo luogo, perchè quel tipo di Dio per me rappresenta il bisogno dell'Uomo di attribuire a qualcosa sopra di lui l'origine e il perchè del Tutto.
Però credo in un ordine superiore assoluto, una volontà suprema, globale, che si esprime anche attraverso ciò che all'essere umano appare casuale.
Forse, però, ci credo per lo stesso tipo di bisogno di cui sopra.
Ma non riesco ad incanalare questo bisogno in nessun canone preconfezionato.
Di tutte le religioni, comunque, l'unica davvero vicina all'Uomo è quella partorita dalla dottrina del Cristo.

[LoryOne]

Originariamente inviato da Giorgio Drudi


Una definizione non mitica.

Non è una spiegazione mitica. E' una spiegazione logica.
Tutti noi siamo daccordo sul fatto che nulla nasce dal nulla ma ci deve essere un qualcosa che da vita a ciò che vive.
Questo implica che debba esserci un "qualcosa" che crei "qualcosaltro".
E' ovvio, quindi, che il "qualcosa" debba esistere prima del "qualcosaltro".
L'affermare che il "qualcosa" (che noi credenti chiamiamo Dio) non esiste, è come affermare che tutto ciò che c'è non può esistere: Assurdo.

[The_Prof]

Conciliare fede e scienza e' molto difficile, anche se la teoria del Big Bang a mio avviso cerca di accontentare i credenti.

E' inutile porci domande su DIO con gli strumenti limitati della logica matematica.

E' assodato che noi esseri umani viviamo in uno spaziotempo quadridimensionale, ma la limitatezza dei nostri organi sensoriali ci porta a dividere lo spazio tridimensionale e la dimensione temporale.

Proviamo ad immaginare un mondo fatto da una sfera sulla quale vivono esseri bidimensionali con un'altezza massima eguale al diametro della piu' piccola particella subatomica.

Essi dividerebbero le due dimensioni spaziali da quella temporale, ma uno di noi potrebbe avvicinarsi a questi esseri quanto vogliamo, interagire con loro da una dimensione superiore che essi non possono concepire e gli eventi provocati da noi, per loro sarebbero incomprensibili.

Ecco DIO e' un'entità che pervade tutto il nostro mondo, puo' interferire, lasciandoci sempre e comunque il libero arbitrio, e noi possiamo vederlo solo con il senso della Fede.

Come detto in un altro 3D sempre e comunque IMHO.

Ciao

[Brunok]

Non credere in Dio è come non credere in se stessi essendo a quel punto figli del nulla.... il nulla da nulla e vita nè universo ci sarebbe...

Originariamente inviato da LoryOne


Non è una spiegazione mitica.

Una definizione non mitica, così ho commentato il tuo post, (che ha lo stesso senso). Forse volevi dire qualcos'altro.

Originariamente inviato da davlak
Quando io affermo che non sono credente, intendo che non credo nel Dio di una religione; forse, in primo luogo, perchè quel tipo di Dio per me rappresenta il bisogno dell'Uomo di attribuire a qualcosa sopra di lui l'origine e il perchè del Tutto.
Però credo in un ordine superiore assoluto, una volontà suprema, globale, che si esprime anche attraverso ciò che all'essere umano appare casuale.
Forse, però, ci credo per lo stesso tipo di bisogno di cui sopra.
Ma non riesco ad incanalare questo bisogno in nessun canone preconfezionato.
Di tutte le religioni, comunque, l'unica davvero vicina all'Uomo è quella partorita dalla dottrina del Cristo.

Commento i post perchè l'argomento m'interessa anzi è una passione che ha preso tutto il mio tempo e la mia vita da trent'anni a questa parte.
Trovo che volontà, per sintezzare il tuo pensiero sul concetto di Dio, sia una delle categorie più profonde.

Voi siete matti....

Originariamente inviato da The_Prof
Conciliare fede e scienza e' molto difficile, anche se la teoria del Big Bang a mio avviso cerca di accontentare i credenti.

Ciao

E' quello che si chiama "concordismo", cercare di accordare quello che ci proviene dalla conoscenza scientifica con i libri sacri: per esempio dire che l'evoluzione si accorda con la creazione in sei giorni o che il big bang si accorderebbe con la creazione dal niente (a parte che, ciò che sarebbe esploso doveva pur essere qualcosa).. e così via. Questo tipo di interpretazione è stata ormai abbandonata per l'evidente errore di metodo.
Personalmente credo che ogni conquista della scienza possa anche illuminare la fede.

[Billow]

Originariamente inviato da Giorgio Drudi
Tomaso d'Aquino dottore della chiesa e indiscutibile mente razionale sostiene che l' universo si dice creato non in quanto vi sia un inizio temporale ma in quanto Dio è il principio ordinatore. Tesi modernissima e sempre più accolta dai teologi.

Bella questa spiegazione di DIO...
mi trovo a condividerla...

poi diamogli il nome che vogliamo , ma il concetto è quello

Nessuna teoria scientifica arriverà mai nemmeno ad avvicinarsi al principio Assoluto, che è per definizione l'antitesi del raziocinio, essendo questo una umana facoltà.

[LionHeart]

A questo punto sorgono nella mia mente altri interrogativi.
Il vangelo, si sa, è scritto da uomini.
La bibbia, si è poi storicamente scoperto, è stata anch'essa scritta da uomini.
Persino i sacerdoti ammettono che la bibbia, ed in particolare la genesi, sono "storielle" da prendere con le molle. E non resoconti storici.

Io credo che tutti noi siamo semplicemente umani, esseri che "vivono" grazia ad una temporanea interruzione della seconda legge della termodinamica.

A differenza degli altri esseri viventi del nostro pianeta, sembra che siamo gli unici a renderci conto dell'inellutabilità della morte.

E ci siamo inventati una vita ultraterrena per consolarci della morte. E per non sentirci soli nei confronti del mondo che ci circonda, ci siamo inventati un Dio (o meglio: più divinità) per spiegare il fine ultimo del mondo.

Io chiedo ai credenti: Se nessuno vi avesse mai "indottrinato" alla fede, alla religione e via discorrendo. Siete sicuri che avreste creduto in Dio?

Scusate la continua prolissità

[Brunok]

Originariamente inviato da Billow


Bella questa spiegazione di DIO...
mi trovo a condividerla...

poi diamogli il nome che vogliamo , ma il concetto è quello

(Y) (Y) (Y)