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Vecchio 23-08-2004, 22.16.14   #16
Giorgio Drudi
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Nel primo semestre del 2004 sono stati commessi centotrentacinque «atti» di violenza contro gli ebrei; nel 2003 furono centoventisette in tutto l'anno.

Le statistiche non sono aggiornate...
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Vecchio 23-08-2004, 22.21.30   #17
davlak
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ANTISEMITISMO. Disegnate anche svastiche. L’ennesimo attentato condannato da Chirac Parigi, centro ebraico dato alle fiamme Preoccupazioni crescenti in Israele. Casini: bisogna tener alta la guardia


Parigi. Hanno scritto «Senza gli ebrei, saremmo felici», «morte agli ebrei», o ancora, in un francese sgrammaticato, «il mondo sarà più puro quando non ci saranno più ebrei». Hanno disegnato svastiche e dato alle fiamme il locale di rue Popincourt, a Parigi, gli anonimi autori dell’aggressione dell’altra notte ad un centro sociale ebraico. Non lascia dubbi la matrice antisemita del raid e non ha tardato ad arrivare la reazione israeliana.
Espressa «profonda preoccupazione davanti all’infame attacco antisemita che si è verificato in Francia», il ministro degli esteri israeliano Silvan Shalom ha aggiunto: «Desideriamo rincuorare la comunità ebraica e apprezziamo la rapidità con la quale Chirac e le autorità francesi hanno reagito. Noi speriamo che agiranno con fermezza contro questo infame fenomeno». È il decimo attacco agli ebrei in Francia dall’inizio dell’anno. Questa volta è stato preso di mira il centro sociale dell’ 11/o arrondissement, nella zona est della città, dove la comunità sefardita s’integrò negli anni Venti. Sinagoga dal 1913 agli anni ’60, il centro sociale era rimasto l’unico luogo d’incontro degli ebrei del quartiere. Fino a ieri, venivano serviti pasti ai fedeli più poveri: «Persone anziane senza mezzi - spiega il proprietario di un caffè - frequentavano questo centro. Sono doppiamente traumatizzate, dopo aver conosciuto le retate durante le guerra e oggi questo fuoco».
L’incendio è divampato poco prima delle 3.30, ora in cui i pompieri hanno ricevuto la chiamata d’intervento. Accorsi sul posto, hanno velocemente domato le fiamme. Ma il sollievo per l’assenza di vittime non basta a farsi una ragione del disastro: «Non si capisce - afferma Claire Romi, membro dell’associazione che occupava gli spazi -. È un pezzo intero della nostra storia che crolla».
Non mancano critiche alle autorità. Un ebreo del quartiere sostiene che «a 300 metri da qui c’è una libreria neonazista, lo sanno tutti».
Tempestiva ieri mattina la reazione del presidente della repubblica Jacques Chirac, che ha condannato «con forza questo atto inqualificabile» ed espresso solidarietà alla comunità ebraica. Si sono inoltre recati sul posto il sindaco della città, Bertrand Delanoe, e il primo ministro Jean-Pierre Raffarin. Quest’ultimo ha promesso una reazione «estremamente severa» dello stato, sottolineando come sia «un insulto vedere delle svastiche nel momento in cui si celebra la Liberazione del nostro Paese».
Il rettore della moschea di Parigi, Dalil Boubaker, ha espresso la sua «vivissima emozione» e la sua «solidarietà con l’insieme della comunità ebraica di Francia». «L’attentato al centro ebraico di Parigi è un nuovo inquietante segnale di antisemitismo che non va affatto sottovalutato», è intervenuto il presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini. «Purtroppo in Europa - aggiunge - gli episodi di questo tipo si moltiplicano. Proprio per questo è necessario intensificare gli sforzi, non solo sotto il profilo della prevenzione e dell’ordine pubblico, ma anche per la sensibilizzazione e la formazione della coscienza dei cittadini europei. In Italia siamo sulla strada giusta. Ma nessuno è autorizzato a sentirsi tranquillo finchè si ripeteranno fatti gravi come questo».



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ARENA DI VERONA
Grazie after.
Immagino che l'antisemitismo in Francia sia in crescita proporzionale alla presenza di immigrati dai paesi Islamici.
Non credo sia un fenomeno interno, almeno non in misura maggiore a quello che avviene in altri paesi Europei.
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Vecchio 23-08-2004, 22.27.11   #18
davlak
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Come mai un paese colonialista (senza eufemismi) viene spesso citato come un modello di democrazia....e come mai un paese che da molto tempo ( caso Dreyfus ) si distingue in Europa per tanti episodi gravi di antisemitismo si scandalizza perchè Sharon ha invitato gli ebrei francesi ad andare in Israele?
Non so rispondere.
Si credono un pò dei padreterni in genere, i Francesi, questo si...sono arrivati pure a rendersi ridicoli nello sport, per dirne una hanno tradotto in francese il net del tennis, per esempio, non mi ricordo come...insomma il Tennis che si gioca in Francia si parla in Francese...beh...la puzza sotto il naso ce l'hanno, questo è innegabile, forse perchè si sentono tuttora gli inventori della democrazia in Europa per via della Rivoluzione, però tutto sommato non sono dei cattivi ragazzi.
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Vecchio 23-08-2004, 22.28.10   #19
Giorgio Drudi
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Grazie after.
Immagino che l'antisemitismo in Francia sia in crescita proporzionale alla presenza di immigrati dai paesi Islamici.
Non credo sia un fenomeno interno, almeno non in misura maggiore a quello che avviene in altri paesi Europei.
...alla presenza di immigrati, alla politica filo-araba ( storica) che risponde agli interessi petroliferi e non solo, agli interessi coloniali...l'antisemitismo fiorisce...in misura molto maggiore a quello che avviene negli altri paesi europei..
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Vecchio 23-08-2004, 22.29.52   #20
Giorgio Drudi
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Non so rispondere.
Si credono un pò dei padreterni in genere, i Francesi, questo si...sono arrivati pure a rendersi ridicoli nello sport, per dirne una hanno tradotto in francese il net del tennis, per esempio, non mi ricordo come...insomma il Tennis che si gioca in Francia si parla in Francese...beh...la puzza sotto il naso ce l'hanno, questo è innegabile, forse perchè si sentono tuttora gli inventori della democrazia in Europa per via della Rivoluzione, però tutto sommato non sono dei cattivi ragazzi.
Certo non i francesi come popolo ma la loro politica...
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Vecchio 23-08-2004, 22.33.50   #21
Giorgio Drudi
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Politica sporca e infame anche in Francia...estrema sinistra... Le Pen
...ecc.ecc.
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Vecchio 24-08-2004, 09.21.46   #22
Giorgio Drudi
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Con l' aiuto di vari siti:


Negli anni 1954-1662 la Francia soffocò nel sangue le rivolte in Algeria. Un milione di Algerini morirono, molti di loro durante esecuzioni di massa ed in campi di concentramento. A Parigi, il governo socialista , il cui ministro dell’interno era François Mitterrand, emanò l’Atto di Poteri Speciali che dava alle forze armate carta bianca in Algeria.

La Francia non ha mai rotto con il suo passato colonialista in Africa, ma ha sostenuto negli ultimi decenni diverse crudeli ed efferate dittatture africane. Nel Ruanda, 10 anni fa, o giù di li, la politica africana della Francia ha toccato il livello più basso di tutti i tempi, con il coinvolgimento nell'ultimo genocidio del XX secolo. Con un eccezionale sostegno finanziario e militare al regime di Habyarima in Ruanda, Parigi creò i presupposti per il genocidio degli estremisti Hutu nei confronti di un milione di Tutsi e di Hutu moderati nelle settimane nel 1994. L'intervento militare francese, eseguita su mandato dell'ONU, l'"Operazione Turquoise", del 1994, non miró a porre termine al bagno di sangue, ma al salvataggio dei criminali dalla cattura da parte dell'attuale governo ruandese.

Da anni i diplomatici francesi tentano di porre fine all'isolamento internazionale del regime militare islamico radicale nel Sudan del Nord. Questo regime continua fino ad oggi la guerra e il genocidio che dal 1955 è costata la vita ad un milione di Nuba e Sudanesi del Sud. Parigi fornì al regime di Khartum armi e rilevamenti satellitari delle postazioni del movimento di liberazione sud-sudanese.

Gli interessi colonialistico di Francia e Marrocco con l’avallo dell’Onu hanno praticamente annullato il popolo sahrawi.


La Francia non è un buon modello!
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Vecchio 24-08-2004, 09.24.44   #23
Giorgio Drudi
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...e non è un buon modello neanche per quanto riguarda l'integrazione, la legge sul velo, quella francese, non è stata una lezione per nessuno. In Francia, per esempio, il ministro Sarkozy ha insistito sull'impossibilità per le musulmane di avere le foto sulla carta d'identità con il velo motivandola con il fatto che neanche alle suore ciò è concesso; che è invece precisamente il motivo per cui, in Italia, essendo il diritto garantito per le suore, esso è stato esteso alle musulmane.
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Vecchio 24-08-2004, 09.48.19   #24
DavideDave
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ma il velo con solo gli occhi scoperti?

beh certo che una foto sulla carta d'identità fatta in questa maniera è piuttosto inutile
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Vecchio 24-08-2004, 10.16.15   #25
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ma il velo con solo gli occhi scoperti?

beh certo che una foto sulla carta d'identità fatta in questa maniera è piuttosto inutile
Con la moda attuale i capelli, che hanno i più svariati colori e le più diverse fogge e possono venir cambiati in un momento, non sono così rilevanti per l'identificazione...e se si presenta la necessità di un controllo di polizia il velo deve essere tolto.
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Vecchio 24-08-2004, 10.21.31   #26
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ok ho capito

ma sto velo mica copre solo i capelli

o sbaglio?

non copre anche tutto il volto lasciando scoperti solo gli occhi?

giusto per capire eh
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Vecchio 24-08-2004, 10.30.48   #27
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ok ho capito

ma sto velo mica copre solo i capelli

o sbaglio?

non copre anche tutto il volto lasciando scoperti solo gli occhi?

giusto per capire eh
Credo, ma non ne sono certo, che fra velo e "burka" ci sia una distinzione( per la legge). Il burka comunque è usato da poche donne, percentualmente.

Ultima modifica di Giorgio Drudi : 24-08-2004 alle ore 12.34.37
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Vecchio 24-08-2004, 10.37.58   #28
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penso ke l'importante sia ke dalla foto di un documento IN ITALIA si possa identificare con esattezza la fiosionomia di una persona, di qualunque nazionalità essa sia originaria

mentre veli, foulards, parrucchini vari non penso siano importanti e che si possano pure utilizzare, soprattutto se tipici di una certa cultura, in questo caso islamica
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Vecchio 24-08-2004, 10.41.19   #29
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Chador o burka, è talmente radicato il costume ( non musulmano in senso stretto) e va a toccare la sfera del costume sessuale e della morale familiare che reputo la tolleranza, per questo uso, inevitabile
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Vecchio 24-08-2004, 10.46.25   #30
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penso ke l'importante sia ke dalla foto di un documento IN ITALIA si possa identificare con esattezza la fiosionomia di una persona, di qualunque nazionalità essa sia originaria

mentre veli, foulards, parrucchini vari non penso siano importanti e che si possano pure utilizzare, soprattutto se tipici di una certa cultura, in questo caso islamica
Vista la facilità e la velocità con la quale, con la medicina plastica, si possono modificare i lineamenti (oltre che con la "moda" ), ritengo che le impronte digitali siano l'unico criterio di certezza, o quasi,( perchè con interventi plastici sembra si possano modificare anche quelle)...ci si avvia verso l'identificazione "genetica" e la schedatura di ognuno.
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