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Originariamente inviato da Flying Luka
Exion il decorso di certe malattie spesso è una corsa contro il tempo che non rispetta le tempistiche A.S.L. !
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Ma lo so Luka! Non sono mica scemo
La domanda è: noi viviamo in un paese il cui tenore di vita REALE E SOLO REALE, non quello sulla carta o di chi si arrangia con espedienti vari, si avvicina di più a quello di Francia, Svezia o Inghilterra, o oppure ci avviciniamo di più ai livelli di Polonia, Romania, Bulgaria, etc...?
Immagina il sistema nella sua globalità. Il cittadino che deve pagare 100.000€ per salvarsi dal cancro ritiene giusto evadere 100.000€ di tasse perché lo stato non lo cura. Nel bilancio dello stato quei 100.000€ vengono poi a mancare e magari per riduzioni del bilancio Ferrovie dello Stato è costretta a risparmiare sull'acciaio delle rotaie. Deraglia un treno e muoiono in 20. 40 i feriti che dovranno essere curati in quello stesso sistema sanitario che non ha potuto curare il malato di cancro di prima...
Credo che abbiamo in Italia uno stato sociale che non ci possiamo permettere, e basta. Credo che abbiamo in generale un tenore di vita che non possiamo sostenere. Per questo lo stipendio di base in Italia sta diventando la metà di uno stipendio minimo francese e il doppio di quello polacco, mentre fino a 5 anni fa gli stipendi minimi italiani erano come quelli del resto dell'Europa occidentale: ci stiamo avvicinando al nostro modello economico di riferimento attuale, che è l'Europa dell'Est, l'ex patto di Varsavia, e non l"'opulenta" Europa di Inghilterra, Olanda o Spagna.
Per questo oggi abbiamo gli stipendi più bassi di quella che una volta era l'"Europa dei 15". Per questo dovremmo rassegnarci all'idea che sempre più malati moriranno negli ospedali perché non curati, sempre più treni deraglieranno, sempre più accadranno incidenti sul lavoro, sempre meno, in generale, potremo beneficiare di servizi.
L'Italia non è il paese che ci hanno fatto credere per 60 anni. Ci hanno ingannati facendoci credere di essere dei Paperoni mentre ci tocca ora guardare in faccia la realtà e scoprire che siamo tutti tanti Paperini.
E' molto peggio di quanto ci hanno raccontato, più di quanto sia umanamente immaginabile per un cittadino italiano.
Il risveglio è dolorosissimo, intravedo segni clinici di rimozione e negazione, ma la lacerazione nell'Io dello Stato è profonda e ormai irreversibile.
Oggi i nodi vengono al pettine perché c'è un visione dell'economia mondiale che non ci permette più di mantenere questo ritmo di vita. Visione che non condivido affatto ma che, per restare sulla visione pratica che inviti ad assumere, c'è e dobbiamo affrontare così com'è.
Supplire a questa carenza di risorse con l'arte dell'arrangiarsi, ridistribuendo in modo arbitrario a giudizio del singolo cittadino le risorse che dovrebbero essere invece dei cittadini tutti e equamente distribuite, contribuisce solo a fare caos, tantissimo caos, e ad aggravare la situazione.
Il che, attenzione, non giustifica minimamente le ladrerie, le sconcezze e le varie storture del mondo politico italiano. Anzi, ne aggrava la consistenza. Da Casarini a Roberto Fiore, passando da Prodi e Berlusconi, tutti colpevoli!
Nella mia visione apocalittico-politically uncorrect da ultimo giorno, oggi non si salva nessuno!