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Originariamente inviato da exion
Di solito, nei grandi paesi europei, l'ultimo anno di legislatura è quello in cui si tirano le somme degli anni precedenti. Si concludono i progetti già in cantiere, si fa il bilancio di quelli già chiusi, e ci si prepara a presentare il bilancio finale, morale e finanziario, agli alettori, sperando che questi rivotino nello stesso modo approvando il bilancio e rilanciando la stessa politica per gli anni a venire.
Coincidenza vuole che quest'anno in Italia le regionali siano venute a sancire questo bilancio con un anno di anticipo, e il giudizio è netto e senza appello: il bilancio è negativo, l'elettorato ha chiaramente espresso un giudizio politico più che una scelta di amministrazione regionale.
In una situazione del genere, un governo lungimirante si sarebbe dimesso, per cominciare a lavorare su un nuovo tipo di progetto politico. La politica governativa è fallimentare? Meglio riconoscerlo subito, tornare all'opposizione e tornare quindi al potere il più presto possibile. Restando in carica invece, si perde un anno, buttandolo via con disinvoltura, sia come formazione politica che come paese.
Berlusconi non intende dimettersi. Peggio per lui (e peggio per noi ahimé). In un anno, non c'è alcuna speranza di ribaltare un risultato che è stato negativo su tutta la linea per quattro anni. La batosta l'anno prossimo ne risulterà solo più dolorosa per lui e per il paese che dovrà sopportarne l'irresposanbilità istituzionale per un altro anno.
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questione anche qui di punti di vista.
Da qui ad un anno tante cose possono cambiare, non si sa mai.
anche perchè se si è votato contro il governo e non a favore dell'opposizione che a livello di programmi da contrapporre sul tavolo praticamente non ne ha.