Il celebre detto il meglio è nemico del bene non sempre vale nei rapporti di amicizia o anche solo di "buon vicinato". Recenti malumori affiorati tra molti compagni di merende che frequento han fatto emergere in grande eclatanza il "problema" di come comportarsi ogni qualvolta si organizza una occasione di incontro sia esso un compleanno, una cena, un fine-settimana etc. etc.
Premesso che ognuno è libero di invitare chi gli pare, come fare quando si fa bene o male parte di un gruppo alquanto esteso in perenne contatto reale o virtuale quotidiano ???
Anche perchè, proprio in caso di "gruppo" è pura illusione sperare di farla franca (lo si sa, come si è visto, in pochi minuti).
Dalla discussione sono nate alcune avvertenze per limitare, se non evitare...successivi malcontenti.
1) Festa di compleanno in locale dove si paga: invitare tutti belli e brutti !!
2) Festa di compleanno in locale dove paghi tu: invitare il maggior numero posssibile a costo di ridurre all'osso l'offerto, meglio una bevanda in meno che una persona fuori
3) Festa di compleanno in casa propria: invitare tutti, belli e brutti e cacchi loro se stanno stretti
4) Festa di compleanno in casa altrui: il numero lo stabilisce l'ospite e poche balle
5) Serata occasionale tipo cinema, bevuta, ballata, magnata etc. dirlo a più possibile con facoltà di...sub-delega
6) Cena a casa propria: ovvio il numero limitato ma estrema attenzione ai sottogruppi inscindibili, tipo non puoi eslcludere uno molto legato a quello invitato, a meno di non organizzare una rotazione scientifica a puntate
7) Fine-settimana a casa propria: riempire tutti i pertugi mandano con anticipo più inviti dei posti così il criterio del chi prima risponde pare ogettivo e non soggettivo
8)Organizzazione viaggio lungo o corto a pagamento dirlo a più persone possibili con facoltà di sub-delega
9) Ricambiare sempre chi ti ha invitato anche se non ti fa impazzire, il mancato do ut des è difficilmente difendibile...e crea imbarazzi.
10) Evitare cmq di fare sembrare qualcuno "tagliato fuori" quindi chiamare (o cmq comunicare in via personale) chi è da un pò che non senti o cui non dai tue notizie, anche a previlegio di quelli con cui sei in maggiore dimestichezza quotidiana.
11) Consiglio finale: mantenere sempre una certa "elasticità" per evitare che qualcuno rimanga a piedi da solo all'ultimo, stile aggiungi sempre un posto a tavola se necessario...
Queste piccole avvertenze non escludono posssibili e uguali tensioni, ma le rendono molto più rare.
Ognuno ovviamente ha le sue legittime preferenze, ma al'interno di un gruppo i criteri di scelta fior da fiore debbono essere molto più attenti nelle forme, sennò si viva da "cani sciolti" senza oneri ma anche senza..onori, insomma il gruppo non è un autobus ove salire solo quando si è a piedi...
Anche perchè l'apparentemente facile commodus discessus del chissenefrega..domani potrebbe ritorcersi contro di te !!!
Che ne pensate?